Pubblicato da stelladellasera | Filed under Stelle Comete (Citazioni)
Scatti di Parole : Gastrite
01 martedì Mar 2016
01 martedì Mar 2016
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16 martedì Giu 2015
Posted Stelle Comete (Citazioni)
in07 domenica Giu 2015
Posted Stelle Comete (Citazioni)
inTag
amare, anni, ballare, bellezza hemingway, bene, blog, cantare, capelli, casa, citazioni, colori, donna, emozioni, essere, forte, gioia, lacrima, lacrime, libri, mattino, parole, pensieri, persone, peso, sentimenti, sola, sorrisi, taglia
“Tu non sei i tuoi anni nè la taglia che indossi.
Non sei il tuo peso o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome o le fossette sulle tue guance.
Sei tutti i libri che hai letto e tutte le parole che dici.
Sei la tua voce assonnata al mattino e i sorrisi che provi a nascondere.
Sei la dolcezza della tua risata e ogni lacrima versata.
Sei le canzoni urlate così forte, quando sapevi di esser tutta sola.
Sei anche i posti in cui sei stata e il solo che davvero chiami casa.
Sei tutto ciò in cui credi e le persone a cui vuoi bene.
Sei le fotografie nella tua camera e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser tutto quello
che non sei…”
(Ernest Hemingway)
17 domenica Mag 2015
Tag
addio, amore, autunno, blog, desiderio, destino, emozioni, estate, gioia, giugno, incontri, inverno, malinconia, mare, persone, poesia, primavera, racconti, ricordi, sentimenti, stagioni, vita
Ho preso carta e penna di getto.
Spinta da un insensato bisogno di esprimere l’emozione che mi attraversa in questo momento.
Eppure ora le mie dita non scivolano, rifiutandosi di comporre parole e righe e frasi, e non colorano di nero inchiostro questo foglio bianco. Una tela in fresca attesa di pennellate corpose.
L’altra sera ripensavo a quell’estate. A quei pochi di giorni al mare, in Liguria a giugno, con il tempo ballerino tanto da rabbrividire in spiaggia nella felpa.
Cosa sono una manciata di ore paragonate a un’intera esistenza? Sono dettagli, attimi, sbiaditi ricordi…
Eppure… Se quella mattina di inizio estate non fossi salita in auto (e ti giuro che non volevo! Soprattutto non dopo un attacco d’ansia in cui stavo per perdere i sensi), non ti avrei mai incontrato.
Ma così è stato.
Mi hai regalato qualcosa… che avevo perso? Che non conoscevo?
Semplicemente eri la persona (o una persona) di cui avevo bisogno in quel momento.
Come può essere buffa la vita, no?
A volte capita di avvertire una forte sintonia, un legame che sboccia come un fuoco d’artificio, improvviso nel cielo con un’altra persona. Sembra che ogni cosa si tinga di sfumature mai viste o assaporate, una primavera inaspettata e si scopre che il nostro cuore è pronto ad accogliere e lasciarsi andare. Nonostante le paure, i dubbi, le regole. E poi, e poi, quando i petali di quel fiore ormai aperto e magnifico iniziano a cadere uno dopo l’altro, la malinconia asserraglia l’anima e si diventa consapevoli che l’autunno è alle porte. Il tanto detestato momento dei saluti è purtroppo arrivato. Un Arrivederci che ha il sapore di Addio. Perché lo si sa, il cuore già avverte, che non ci sarà un’altra occasione, solamente fotografie e sorrisi nostalgici di un noi troppo breve seppur intenso. L’inverno s’affaccia: fiocchi di neve ammantano senza fretta le lunghe ore di letargo in paziente attesa di una nuova primavera.
Ilaria
20 lunedì Apr 2015
Tag
amici, amore, blog, cristian, danza, dolore, drago, musica, parole, persone, scatti, spettacolo, vecchioni, vita
Sono rimasta incantata davanti al televisore quando Cristian ha iniziato a ballare questo pezzo.
Le parole di Vecchioni colpiscono al cuore,
Soprattutto per chi deve convivere col
DOLORE
Ogni essere umano ha il suo drago da sconfiggere
La sua croce pesante da portare e sopportare sulle spalle
La sua dose di veleno da ingerire.
http://www.wittytv.it/amici/ho-conosciuto-il-dolore-cristian-18-aprile/530573/
Ilaria
17 venerdì Apr 2015
Posted Stelle Comete (Citazioni)
in12 lunedì Mag 2014
Posted Pensieri Sparpagliati
inTag
anima, biglietti, blog, diario, emozioni, inizio, lettere, penna, persone, quaderno, scrivere, vita
Scrivere.
Perchè avere un foglio bianco di fronte a sé, impugnare una penna e iniziare a riversare sulla carta pensieri, parole, emozioni, sogni, desideri, lacrime?
Finora non me lo sono mai chiesta realmente.
Ho iniziato a utilizzare carta e penna fin da quando ero piccola, i famosi “diari segreti”, di quelli col lucchetto e la piccola chiave, che si nascondevano sotto il letto o in un cassetto in fondo in fondo per non essere scoperti da nessuno.
Qualche anno più tardi sono passata a un’agenda e non sapete la fitta al cuore che ho provato quando ho scoperto che mia sorella aveva letto i miei segreti! Però ho continuato a scrivere, a volte scarabocchiare su quell’agenda. Poi ho smesso, chissà perchè… Forse non avevo più tempo o voglia di stare dietro a quelle pagine, forse riguardano una fase che era trascorsa.
Un giorno, quando frequentavo ormai al liceo, ho deciso che avrei ricominciato a scrivere.
Così ho fatto, non più un “diario segreto” o un’agenda, ma quaderni. Intere pagine di me, di emozioni, esperienze, pensieri, lacrime, felicità e dolore.
Quindi perchè scrivere?
Per ricordare, fermando sulla carta dettagli, momenti, sentimenti… che si perderebbero altrimenti.
Per aiutarmi a capire, a ritrovare la serenità nei momenti di crisi o per esprimere al massimo la felicità.
Per riflettere su me stessa, sul mondo, sugli altri.
Ho scoperto anche che riesco a scrivere per le persone…
Biglietti, Lettere, Messaggi. Frasi semplici o intere pagine. E’ come se regalassi una parte di me.
Può essere doloroso a volte perchè vedo volare via qualcosa di me e non so che effetto farà nè che emozioni susciteranno le mie parole.
Tuttavia ci sono momenti in cui la mia Anima preme perchè io scriva per qualcuno.
E oppormi è vano oltre che straziante. E’ più semplice assecondare questa spinta, dare vita a parole che magari non sapevo nemmeno esistessero in me fino a quando non sono apparse sulla carta.
Dopo aver scritto pagine su pagine per una persona, avevo giurato a me stessa che non avrei più impugnato la penna per nessun altro. Ma non sono riuscita a trattenermi.
La cosa buffa sapete qual è? Dono me stessa sempre alle persone sbagliate.
Ma come posso reprimere ciò che sono? Semplicemente, non posso.
Continuerò a scrivere ancora e ancora.
Perchè scrivere? E’ una necessità dell’anima.
Ila
02 mercoledì Apr 2014
Quanti sguardi
Al mio passato:
Occhiate fugaci
Attimi condensati
Di Stelle, di foglie
Di voglie, di fiammelle.
Quanti momenti
Non ho mai dimenticato:
Scontri violenti
Silenziosi tormenti.
Quanti volti ho incontrato:
Occhi verdi, occhi blu
Screziati d’oro, solcati d’argento
Lento sconvolgimento.
Quante vite
Ho sfiorato
Toccato, amato, anelato…
Dolci sorrisi, dita segnate.
Quanto Amore
Ho donato
Lasciato, andato, soffocato…
Pie illusioni
Pesanti come mattoni.
Quale futuro
Ho sognato?
Vellutato fiore
D’arancio
Appena sbocciato.
Ilaria Severino
22 sabato Feb 2014
Posted Pensieri Sparpagliati
in
Che belli sono gli incontri!
E’ il destino che intreccia le strade delle persone.
Ci si trova in un determinato luogo, in un momento preciso e ci si avvicina.
Penso a quest’estate: non volevo nemmeno andare al mare quei 5 giorni! Invece sono salita in auto, con fatica (gli attacchi di panico sempre in agguato). Quando sono arrivata, esausta, ho subito voluto correre in spiaggia per respirare il mare.
Lui era lì, semplicemente.
Ricordo che è passato vicino a me e mio papà sulla passerella che portava al mare, un saluto accennato. E poi le chiacchierate iniziate per caso, perchè io aspetto troppo… Parlare del tempo, a giugno con due felpe in spiaggia. Lui era lì, ogni volta che scendevo le scale, percorrevo quel piccolo sentiero tra le piante e i fiori rossi, poi mi affacciavo alla spiaggia, lo trovavo là. Sorridevo.
Se non fossi salita sull’auto quel giorno, non l’avrei mai incontrato.
Oggi al colloquio, incontrare due ragazze e ingannare l’attesa. Se fossi arrivata 5 minuti piu tardi o in anticipo, non le avrei incrociate. Forse l’aver esistato nel vagare da sola in cerca della sede e l’essere tornata indietro a chiedere indicazioni al primo uomo in divisa che ho trovato, ha fatto sì che arrivassi a quell’ora esatta davanti all’ingresso.
Ho scoperto che gli incontri possono rivelarsi ricchi di belle sensazioni.
La mia ansia si è placata chiacchierando con quelle ragazze. Sono rimasta stupita di come la mia storia fosse simile alla sua: mi sono sentita compresa realmente, nell’essenza di ciò che vivo e mi condiziona la vita. Compresa come solo può avvenire da chi ha vissuto sulla propria pelle le stesse esperienze, o simili.
Come si può spiegare a chi sta bene, cosa significhi il dolore fisico? O la difficoltà nel mangiare, se non si ha problemi a trascorrere un pranzo al ristorante? Come far capire che l’ansia è una bestia? O che la paura paralizza perchè so cosa mi aspetta? Come raccontare la chiusura a cui sono giunta?
Ci ho provato eh. Ora va meglio, le persone che mi vogliono bene hanno provato a capire, ma mancherà sempre un pezzetto semplicemente perchè loro non vivono ciò che vivo io quotidianamente. Lo stesso vale per me: io non so rapportarmi a determinate realtà semplicemente perchè non le ho mai sperimentate.
Ricordo un viaggio in treno, Genova-Milano: stavo rientrando a casa dopo aver trascorso la giornata con un ragazzo. Ero molto provata. Era un Addio. Mi sono seduta al mio posto vicino al finestrino, ho atteso che il treno si allontanasse dalla stazione esattamente come il mio cuore avrebbe dovuto percorrere le immense distanze da lui. Forse mi è sfuggita una lacrima, dai miei bei occhi grigio-azzurri. Probabilmente più grigi che azzurri. Era febbraio e tirava vento gelido, la testa mi pulsava. La carrozza si è riempita dei suoi occupanti: eravamo sei donne di età differenti, con vite diverse e pensieri che prendevano direzioni inconciliabili tra loro.
Non so come nè ricordo il motivo, ma poco importa, abbiamo iniziato a parlare. La ragazza bruna davanti a me, poco più grande di me, mi ha raccontato dei suoi studi, di com’è la vita fuori sede, la laurea… Poi mi ha confidato una sua esperienza amorosa, di un ragazzo conosciuto e rincorso per l’Europa. Non rammento bene, è successo anni fa. Io mi sono spinta solo fino a un’altra regione, lei in Francia e Spagna per lui! Ovviamente è finita male, come per me.
Mi ricordo come quel viaggio sia stato benefico, come quelle donne così diverse in realtà mi abbiano fatto sentire accolta, confortata; mi hanno regalato sorrisi e lasciato sfogare i sentimenti delusi che incupivano i miei occhi.
Così molte altre volte è accaduto e così avverrà ancora.
Altri INCONTRI, altre donne e uomini, bambini e anziani… che doneranno qualcosa alla mia vita, qualcosa che non sapevo nemmeno di avere bisogno, qualcosa che mi rallegrerà.
Per questo forse non mi affanno a cercare anime affini a me, spero di incontrarle lungo la via.
Certo, stare chiusa in casa non permette tutto ciò, tarpa le ali.
Ora io sono questa e prima o poi incontrerò quella persona, quel ragazzo che mi donerà sorrisi immensi, abbracci intensi, baci avvolgenti.. E resterà.. Non se ne andrà via, non svanirà diventando un pallido ricordo.
Mi impegnerò a dare una mano al destino.
Fiocchi di neve, Polvere di Stelle e Arcobaleno…
Ila