Per chi non fosse mai stato in colonia nelle lunghe estati dell’infanzia, questa notizia non desterà tristezza o amarezza.
Per chi invece, come me, ha trascorso anni ad aspettare con trepidazione l’arrivo del giorno della partenza prevista in un teatro di Milano, sarà una pugnalata al cuore.
Ho trascorso tante tante estati tra la pineta e il mare, sulla spiaggia cosparsa di aghi di pino e il refettorio, nelle camerate e in piscina…
Ogni partenza era una festa: ricordo come già dal teatro in attesa dei pullman, si sbirciava tra le file per vedere se sarebbero arrivati anche quell’anno gli amici di sempre. Poi i pullman, con i viaggi lunghi e la sosta in autogrill col pranzo al sacco (panino al prosciutto e formaggio) e la fila al bagno (orribile). Fino all’arrivo davanti al cancellone verde con il pino: Villaggio Marino Cariplo!
Così iniziava l’avventura, perché era molto più di una vacanza. Si trascinavano le valige sugli acciottolati e la ghiaietta, si attendeva in lavanderia la divisa con la curiosità: di che colore è questa volta? Gialla, fucsia, verde o azzurra… ovviamente maschi e femmine con colori diversi.
Poi le attività: il corso di nuoto, mani abili coi lavoretti al fresco, torneo di minigolf e ping pong, danza, ginnastica…
La messa la domenica mattina nella chiesetta; i gioconi e la cioccolata sempre la domenica; i bagni liberi al mare e in piscina; il cinema con quelle sedie scomode; le feste serale (la tombolata)…
Il falò di ferragosto…
I luoghi segreti…
Il divertimento, le risate, le “signorine”…
Le cartoline inviate dai genitori perché allora non c’erano i telefoni cellulari per sentirsi tutti i giorni…
La lampada anti zanzare appesa al soffitto con la sua luce azzurra e i materassi scomodi…
Le dediche alla radio, i costumi stesi al sole sulla rete tra le rocce…
Quella volta che ha piovuto talmente tantoche si è allagato tutto…
Fino alla festa finale con lo spettacolo e la promessa di ritrovarsi l’anno successivo. La consegna delle medaglie e il filmino della vacanza proiettato sullo schermo…
È davvero triste che tutto questo sta per essere spazzato via per far posto all’ennesimo resort. Purtroppo non sono più tornata a Follonica, ma so che è nel mio cuore, tanto che qualche estate fa ero in vacanza a Castiglioncello e il profumo di pino, sole e mare mi ha riportato a quei giorni spensierati di colonia.
Addio colonia,
Mancherai
Ilaria