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Era lì, immersa nel traffico della città infreddolita dalla neve, a pensarlo. Con un guanto di lana bucato per il troppo giocherellare con lo scampolo di filo, rosso come le sue gote arrossate, e la sciarpa che l’avvolgeva in un caldo abbraccio, su quel tram. La mente altrove, in soleggiate vie, salsedine tra i capelli. Lui distante chilometri da lì, da lei, per sempre. Indipendentemente dalle bugie, dalle prese in giro, dalle lacrime… una goccia del suo profumo si era impigliata nella sua anima. Vaniglia e cannella. Speziato e dolce. Come loro un tempo. Come il filo, ormai spezzato.